Durante il laboratorio si affronteranno varie tecniche di recitazione, tra cui lo psicodramma, che favorisce la spontaneità e la capacità di mettersi in relazione con gli altri spezzando quei ruoli rigidi che ci costringono a vivere una vita non fluida. Sembra un paradosso ma con lo studio della recitazione s’impara a non recitare ovvero si traccia la strada alla propria autenticità. L’attività teatrale è una delle attività più utili a recuperare e conservare le dimensioni già insite in ognuno di noi, aiuta ad aumentare la capacità di “sentire”, di ricordare, di immaginare, di porsi in rapporto con gli altri, di “mettersi nei panni di… “ e di “fare come se…” quindi in grado di aumentare il grado di empatia. Oltre ad essere un lavoro su sé stessi, il gioco del teatro consente anche di sperimentare in modo ri-creativo e diventare un particolare strumento di socializzazione che induce ad aprirsi a rapporti di fiducia e scambio comunicativo con tutte le persone con le quali ci relazioniamo. Il teatro è rapporto con noi stessi e con gli altri. Il teatro definisce e ci definisce. Il teatro è un’ottima scuola di vita a chi vuole mettersi in gioco e lasciarsi coinvolgere dalle “luci e ombre” di questo gioco, scommettendo su sé stesso e sulla propria capacità di “mostrarsi”, di liberarsi e di lasciarsi andare, iniziando così un percorso formativo utile a migliorare la propria capacità comunicativa e di relazione.