Cos’è la Psiconaturopatia?

Emisferi cerebrali e spezie di naturopatia

Cos'è la Psiconaturopatia?

Si tratta di una nuova forma di integrazione tra psicologia, naturopatia, medicine naturali e tecniche olistiche, ossia una proposta di sinergia, nell’ambito della visione olistica mente-corpo-spirito.

Rispetto a proposte e attività già esistenti, suggerisco che le diverse discipline lavorino con pari dignità, insieme al meglio della medicina classica, specialistica e alla psicologia scientifica e non in contrapposizione o competizione come spesso finora è avvenuto, oppure con spirito avventuristico, dove tutto va bene purché sia “alternativo”.

Come è noto, finora vi è stata in Medicina una tendenza alla specializzazione degli studi nel tentativo di semplificare, suddividendo l’uomo in varie parti. Inoltre, anche in campo alternativo, ogni disciplina ha approfondito un aspetto diverso con sue teorie e metodi. La Psicologia ha incontrato difficoltà, sia con la medicina classica che con quella alternativa, ad interagire alla pari. Come sapete si è sviluppata una Medicina che separa i vari organi, il sistema nervoso e la mente, che invece sono tutti strettamente collegati, come in seguito è stato appurato con la Psicosomatica.

La Psicologia, il Counseling olistico, la Medicina naturale e la Naturopatia, in particolare, possono e, secondo me, dovrebbero integrarsi tra loro in un approccio che chiamo Psiconaturopatia, in quanto ogni apporto è da tenere in considerazione, senza più svalutazioni reciproche, in senso globale, quindi olistico, per il bene del singolo paziente, poiché ognuno ha bisogno di qualcosa di diverso, essendo appurato ormai che ognuno è unico e irripetibile. Si risponderebbe così molto meglio alle necessità di prevenzione ai vari livelli di intervento e cura delle persone, spesso deluse dalla Medicina tradizionale, che è stata abusata, e da alcune forme di Psicologia e Psichiatria, che finora consideravano poco l’unità corpo-mente.

Infatti, assistiamo anche in Italia a un grande interesse verso la Medicina naturale, l’omeopatia e la Psicosomatica. Molte sono le persone che già si rivolgono a queste terapie. È stato presentato un disegno di legge per regolamentare il settore, come avviene in altri paesi europei, essendo già attivi in alcuni ospedali europei dei reparti di medicina naturale, seppure ancora rari da noi.

Ma se si contrappongono medicina tradizionale e alternativa, psicologia e tecniche olistiche, ecc., ciò andrebbe a discapito dei pazienti e della ricerca. Una ricerca sociologica relativa ai “Creativi culturali”, nata in Usa e proposta poi in Italia da Federico Nitamo Montecucco e Enrico Cheli, ha appurato che il 30-35% degli italiani sarebbero aperti alle nuove proposte terapeutiche e a nuovi stili di vita.

Ormai da tempo è stata riconosciuta la Pnei, che studia appunto gli influssi della psiche sul corpo tramite i neuromediatori, le ghiandole endocrine, fino al sistema immunitario, che ci difende da virus, batteri e cellule cancerose, in base alle quale la Medicina olistica può oggi dare importanti risposte terapeutiche, anche con un supporto scientifico, applicato finanche alla meditazione, alla preghiera, ecc.

Da cosa sono partito e quale è stata la mia esperienza per arrivare a queste conclusioni?

Una tendenza nuova e positiva è stata quella verso una integrazione delle Scienze, nata già negli anni ’80 con la Neuropsicofisiologia, che ho studiato dopo la laurea e che si basa sugli studi del cervello destro e sinistro e della coscienza, con l’apporto di tutte le materie scientifiche, fisica dell’informazione, chimica, biologia, neurologia, sociologia, ecc.

Da giovane ho fatto poi una esperienza in Germania in una clinica naturale dove si applicava pioneristicamente l’integrazione del meglio della medicina tradizionale, con quella naturale, con la dieta vegetariana, la psicologia spirituale e psicosomatica, l’omeopatia, ecc. Da lì nasce la mia personale ricerca e sviluppo della visione olistica, evitando poi che le mode e gli eccessi possano far accantonare il tutto come qualcosa di riservato solo ai cultori della New Age e selezionando invece il meglio di nuove offerte terapeutiche di avanguardia, in base ad una lunga esperienza e un atteggiamento scientifico e professionale adeguato.

Sono vegetariano dal 1985 e delegato nell’Associazione Vegetariana Italiana dal 2002. Oggi molti studi confermano che, se fatta in modo giusto, questa dieta favorisce la salute, previene malattie gravi ed in sinergia con altri trattamenti e uno stile di vita armonico, può contribuire ai risultati terapeutici desiderati.

Ho insegnato poi in due scuole di Counseling olistico verificando che la formazione offerta, se opportunamente scelta, può offrire apporti qualificati e innovativi non solo ai malati ma anche ai sani, che spesso evitano di rivolgersi a psicologi o medici per pregiudizi o per scelta.

In particolare la selezione che propongo e che resta aperta ad altri contributi è questa:

  1. Diagnosi mediche, preferibilmente scelte tra quelle meno invasive;
  2. diagnosi psicologiche, che non diano etichette psichiatriche;
  3. diagnosi kinesiologiche e olistiche, con i nuovi apporti della tecnologia, da integrare con altre.
  4. Colloqui e ricerca delle cause dei disturbi
  5. Medicina tradizionale, medicina naturale e Naturopatia: fisioterapia, medicina di base, igiene, medicina preventiva e specialistica, fitoterapia, omeopatia, floriterapia, cromoterapia, cromopuntura, agopuntura, biorisonanza, onde elettromagnetiche di medicina quantistica, ecc.
  6. Diete con alimentazione naturale, preferibilmente bio, vegetariana e vegana
  7. Tecniche di psicologia integrata Neuropsicofisiologia: riequilibrio degli emisferi cerebrali, del maschile e femminile in se stessi, Psicomotricità, musicoterapia, respirazione, progettazione di se stessi, sviluppo della creatività e dei talenti, ecc.
  8. Tecniche di psicologia transpersonale: meditazione ad onde alfa e tetha (thetahealing)
  9. Tecniche di psicologia energetica: Emotional freedom technique, EFT
  10. Lavoro sui conflitti inconsci della Medicina della Nuova Era di Oscar Citro
  11. Cristalloterapia, aromoterapia e tecniche di energia spirituale, (reiki, imposizione delle mani) e riequilibrio dei chakra, selezionate opportunamente
  12. Orientamento alle tecniche olistiche o quantistiche personalizzato, a seconda dei casi

Un esempio pratico di integrazione

Nella letteratura scientifica recente si arriva alla conclusione che integrare psicofarmaci e psicoterapia cognitivo-comportamentale sia più efficace che solo uno delle due terapie. Ma se si tratta di casi lievi o non casi clinici veri e propri, dopo opportune diagnosi, propongo di integrare i colloqui psicologici, di Counseling o psicoterapia con metodi naturali, come fitoterapia, omeopatia e dieta bio-vegetariana.

Infatti, in vari casi come la sig.ra B, dopo i test ed i colloqui, appurata la diagnosi di disturbo ansioso-depressivo lieve, oltre al sostegno psicologico e alla riabilitazione, chiesi un consulto al medico naturale e all’erborista per opportuni apporti di erbe calmanti e antidepressive, compatibili con le medicine in uso e con la particolare situazione clinica pregressa. Integrai anche l’uso di tecniche olistiche scelte in base alla mentalità della persona, come l’EFT, emotional freedom tecnique, per rilassare e rilasciare ansia, paure e aggressività e il theta healing per rimuoverle più in profondità. Ottenni buoni risultati in questo e in molti casi analoghi, specie in chi rifiutava i farmaci tradizionali per principio o ne era allergico. Ciò è risultato molto efficace, specie con la collaborazione alla pari tra specialisti ed esperti coinvolti, senza competizioni deleterie al paziente, ancor meglio tra chi accetti una formazione costante in itinere.

Spesso poi consiglio di iniziare la giornata con alcuni minuti di respirazione cosciente, ad occhi chiusi, fino a raggiungere uno stato di rilassamento in onde alpha, seguiti da pensieri di programmazione della giornata, meglio ancora per chi è aperto, da meditazione o training autogeno e simili.

Stiamo iniziando infatti in piccolo, vicino Roma, a sperimentare il metodo integrativo, proponendoci poi di espandere e realizzare questa sinergia nei prossimi anni concretamente.

Tuttavia, ritengo prioritario che, oltre al sottoscritto, anche i vari professionisti, per riuscire nell’impresa, lavorino su se stessi e non si cullino sugli allori. A tale scopo sto da tempo facendo formazione personalizzata ai gestori dei centri olistici, che iniziano con entusiasmo e spesso si arenano tra mille difficoltà e propongo scambi di trattamenti tra i professionisti a scopo di aggiornamento formativo, di sostegno e di prevenzione del burnout, che spesso rovina se non si interviene per tempo e con competenza, le migliori motivazioni iniziali.

 

Dr. Ciro Aurigemma

Docente di Psicologia generale e integrata presso l’Università Popolare Accademia Quantica, Consulente del Benessere Integrato, membro del Comitato medico-scientifico dell’A.V.I. (Associazione Vegetariana Italiana) e delegato per il Lazio, ideatore della Psiconaturopatia.

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